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Aspettando Natale 2 - Un trionfo di frutta per Natale

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" Il tacchino va bene per Natale, ma il Natale non va bene per il tacchino"
( Achille Campanile )



Siamo giunti al terzo appuntamento di questo "Aspettando Natale edizione 2013 "
e  naturalmente non potevamo non parlare del pranzo di Natale.

Già il pranzo di Natale,
momento magico e di aggregazione di tutte le famiglie,
momento in cui ci si ritrova davanti a una tavola da "occasione speciale"
e si comincia a ricordare, e ogni famiglia ha i suoi ricordi
che gira e rigira a Natale ritornano puntualmente.
Quando i bambini erano piccoli, quando gli adulti erano ragazzi,
quando i genitori erano giovani...
quando i bambini eravamo noi...
Ci si attarda a tavola a chiacchierare, si ricordano gli avvenimenti della vita 
con dolce malinconia,
ci si sente davvero una famiglia!

E allora anche il cibo diventa importante,
anche il cibo ci racconta delle storie...


L'anno scorso, con Audrey, avevamo deciso di presentarvi due menù natalizi
tradizionali ( li potete trovare qui e qui )
quest'anno abbiamo pensato a due menù un po' alternativi.
Il menù di Audrey sarà un menù che avrà come filo conduttore le spezie,
il mio sarà un "trionfo di frutta "




( fotografia dal web )


Anche quest'anno vorrei invitarvi al mio pranzo di Natale
e quindi comincio con il proporvi
il mio menù







Questo menù nasce per esaltare la bontà della frutta, la bellezza delle parole
 e la spiritualità innata degli avvenimenti.
Ogni portata è accompagnata da un'aforisma o da una citazione, 
questo perchè la frutta è stato il primo cibo degustato da Adamo ed Eva.
 Delicato, buono, genuino, desiderato, come i termini che hanno permesso all'essere umano di raccontare: emozioni, sensazioni, storie.
Il tutto comincia con l'antipasto accompagnato dai primi pensieri .






La mela unita al sedano, all'insalata e alla noci, rappresenta proprio il principio,
 il punto di partenza della storia dell'umanità. 
Come scriveva Oriana Fallaci, in Lettera a un bambino mai nato, 
“Il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela: 
quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza”.






Si passa così ai pompelmi ripieni, succosi, amarognoli, splendenti. 
L'ibrido nato probabilmente dall'unione tra un'arancia dolce e un pomelo è conosciuto anche come
"citrus per paradisi". Coltivato perlopiù in Israele popolo di guerre e speranze.
 Oscar Wild disse di lui
 “Definizione di pompelmo: un limone cui si è presentata un'occasione e ha saputo approfittarne”. Forse è l'occasione che tante volte è mancata ad una civiltà che ha sofferto
 e patito la disputa tra le religioni.






Si continua così con le prugne al cognac passate al forno
ma badate a non esser troppo golosi perchè come afferma un vecchio proverbio siciliano
 “Di prugna mangiane solo una, di ciliege quante ce ne stanno nella pancia”
L'ingordigia e l'avarizia sono peccati da non scordare per questo spesso vengo citati e ricordati.
 Per concludere in bellezza la prima parte di questo banchetto troviamo
 l'insalata di arance un frutto originario della Cina, venuto al mondo molto probabilmente
 dell'incrocio tra un pomelo e un mandarino. 
Bello come il sole, sano e genuino; conduce il commensale verso la vera prima portata: 
i tagliolini limoni e vodka.






L'alcool si sposa alla perfezione con l'aroma di limone che inebria attraverso 
l'emanazione del suo profumo fresco e determinato.
 Il matrimonio avvenuto tra un melangolo e un cedro, 
cresciuto in Cina già ben prima della Dinastia Song viene descritto da Valeriu Butulescu 
con questo semplice ma significativo concetto
 “Il paradosso del limone. E' diventare acre per difendersi. 
E proprio per la sua asprezza viene raccolto”.
 Quanto  accade soprattutto alle persone ferite che si creano una corazza spessa e dura,
 a volte anche pungente, al fine di non essere nuovamente maltrattati. 
Poi, però, arriva sempre qualcuno pronto ad affrontare quell'asprezza 
per conoscere la vera essenza di quell'essere. 
Proprio come faceva quell'uomo di nome Gesù.






Il secondo è senz'altro un piatto ricco e regale, 
uno di quelli capaci d'innalzare verso il massimo piacere i commensali, 
il suo arrivo è preceduto dalle parole di Voltaire:
 “Essi spremono l'arancia e gettano via la scorza”.
 Cosi accadeva un tempo e cosi accade tutt'ora. 
Giuda usò Gesù spremendo e raccogliendo tutto ciò che poteva e alla fine lo butta via 
dandolo in pasto al nemico.


Una chiacchiera, una riflessione sul buon cibo, una sulle parole e
 la loro diversa interpretazione e una sulla storia del Messia, 
venuto al mondo per salvarci, ci hanno condotto in un baleno,
 tra un boccone e l'altro, al desiderato dolce







La fine del menù vede come nuovo inizio i mandarini ripieni...
”sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum”
Il mandarino re degli agrumi, un piccolo concentrato di bontà. 
Un Anonimo disse “Chi sta accanto al mandarino riceve molti onori. 
Chi sta vicino alle cucine riceve cibo”.
 A differenza di Giuda gli altri apostoli, proprio per la grande fedeltà e dedizione, 
di quella parola e di quelle gesta da anni narrate ebbero molti onori perchè 
restarono accanto a lui per lungo tempo tramandando ai posteri il Suo insegnamento..







Concludiamo il tutto con la mousse al caramello su letto di pere e pandoro,
 simbolo del Natale pagano che chiude il nostro cerchio della vita 
con la nascita del Bambin Gesù.
un controsenso un po' azzardato eppure estremamente giusto e calcolato 
come questa pietanza che unisce la dolcezza del pandoro alla
 morbidezza della mousse al caramello dando incisività al tutto
 attraverso la pera, grande protagonista inaspettata.






Le cose non vengono mai dette per caso, 
ogni discorso ha il suo fine come questo pasto e 
l'ultimo capitolo che vi regalo è di Woody Allen, spero vi faccia riflettere sul senso di questo menù
 “ Perchè vale la pena vivere? É un'ottima domanda...Beh! 
Ci sono certe cose per cui vale la pena di vivere...Per esempio, per me..
Uff, io direi...Il vecchio Groucho Marx, per dirne una...e Joe Di Maggio...
e il secondo movimento della Sinfonia Jupiter...Louis Armstrong,
 l'incisione di Potatohead blues...si, i film svedesi, naturalmente...
L'educazione sentimentale di Flaubert...Marlon Brando, Frank Sinatra...
Quelle incredibili mele e pere dipinte da Cézanne...
I granchi da Sam Wu...Il viso di Tracy...

 Pagano o Cristiano che sia, il Natale è un momento magico,
 nel quale è giusto riflettere sul senso della vita, sull'essere e il non essere, 
sulle parole e su come sia facile cambiare il loro senso e il loro significato.
 Per farlo ho usato il cibo, mezzo di comunicazione efficace e mai banale e 
nello specifico un sentiero fatto di frutta, incontrastata regina della nascita della terra.



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TAGLIOLINI LIMONE E VODKA






INGREDIENTI


Tagliolini all'uovo
una tazza di panna da cucina
un pezzo di burro
1 bicchiere di vodka
2 limoni
pepe
Parmigiano

******************

preparate i tagliolini, io uso la proporzione di
un hg. farina/ 1 uovo.
Mettete sul fuoco la pentola per cuocere la pasta e intanto
preparate il sugo.
In un pentolino fate sciogliere ( senza friggere ) il burro,
unite la panna e mescolate bene
quindi aggiungete il succo e la buccia tagliata a listarelle
di un limone sempre continuando a mescolare,
unite la vodka ed abbondante pepe nero appena macinato.
Lasciar cuocere a fuoco basso sempre mescolando fino a quando
il composto non diventa una crema.
Cuocete al dente i tagliolini e condirli con il condimento
di limone e vodka, decorate con fettine di limone
e servite con Parmigiano








MANDARINI RIPIENI






Ingredienti

100gr. panna da montare
70 gr. zucchero semolato
60 gr. latte
30 gr. farina bianca
7 mandarini grossi
1 uovo
sale.

Taglite 6 mandarini a metà, liberateli dai semi e svuotateli
ottenendo così due scodelline della stessa dimensione.
Usando lo schiaccia patate spremere gli spicchi di mandarino
raccogliendo il sugo in una ciotola.
Sbattere in una casseruolina l'uovo con lo zucchero,
la farina e un pizzico di sale,
incorporate al composto il latte e il succo dei mandarini filtrato.
Mescolando continuamente con una frusta
porre sul fuoco e portare ad ebollizione, immergere quindi
la casseruola in acqua fredda e fare raffreddare la crema
mescolando ogni tanto.
Montate la panna ed incorporatela con delicatezza
e riempite i mandarini con la crema ottenuta guarnendoli con una 
fogliolina e uno spicchio di mandarino,
oppure con una calottina di mandarino ( a me piace di più )
ma a questo punto dovete avere a disposizione 12 mandarini.
Disponeteli in un piatto da portata e conservarli in frigorifero.
( non vanno conservati per più di una giornata )








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La chicca di Melinda



Paese che vai, piatto strano che trovi, ecco quindi la hit parade dei cibi natalizi più assurdi:
1-Svezia: con il lutfisk, ovvero il merluzzo lavato nella soda, questo paese merita il primo posto!
2-Giappone: ecco a voi il KFC, cioè il Kentucky Fried Chicken.
3-Groenlandia: ma voi lo mangereste un pinguino? Loro lo fanno, si chiama Kiviak.
4-Cina: testa di maiale bollita con frutta secca e salsa agrodolce oppure bachi di seta fritti.
5-Lapponia: mai mangiato il Mattak? Io non lo farei, la balena a strisce non mi ispira proprio!
Ma come si dice, dopotutto de gustibus non disputandum est!



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Vi invito a passare da Audrey, che ringrazio tantissimo 
per il grande aiuto che mi ha dato nella realizzazione di questo post,
 per gustare il suo
spettacolare menù " alle spezie "clicca qui o sull'immagine.



http://borderline83.blogspot.it/2013/12/aspettando-natale-2-le-spezie-del-mondo.html

( Le fotografie della frutta sono tratte dal web )










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