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Aspettando Natale / Ricevere con bon ton tra le note di Natale e il profumo di casa

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 "Il Natale dovrebbe essere legna che arde nel caminetto,
 profumo di pino e di vino,
buone chiacchiere, bei ricordi e amicizie rinnovate. 
Ma... se questo manca basterà l'amore" 
( Jesse O'Neil )



Dicembre...periodo di tradizioni, di poesia,
Dicembre ...periodo di luci, di profumi, di caminetti accesi
Dicembre...periodo di regali, di incontri, di pomeriggi trascorsi
nell'intimità delle case seduti intorno agli alberi di Natale,
Dicembre...neve che cade fuori dalle finestre e cioccolata calda
nelle tazze fumanti,
Dicembre...periodo di ricordi e di tenerezze, di riti e 
dolci abitudini,
Dicembre... periodo dell'anno in cui la voglia di ritrovarsi
 tra amici e parenti si fa più forte...
Dicembre...cerchiamo di dimenticare la fretta che c'è
restiamone fuori e viviamo qualche cosa di importante
dentro i nostri cuori,
Dicembre...che a nostro parere va vissuto con sobria eleganza
e con un po' di arte del buon vivere.



Arte del buon vivere e quindi Audrey sul suo blog
vi propone il bon ton per regali e auguri
e io vi dirò qualche piccola cosa relativamente al ricevere
gli amici e all'allestimento della tavola delle feste






Si dice che ricevere è un'arte.
Un incontro piacevole presuppone un'attenta preparazione,
un investimanto di tempo, energie, creatività
che però è in grado di ripagare con momenti indimenticabili e
amicizie rinsaldate.






Condividere il proprio tempo e la propria casa
con gli altri è un'esigenza e una necessità che possono trasformarsi
in una gioia e in una opportunità per esprimere il proprio gusto e la 
propria personalità.
Il cibo, le luci, i profumi, le musiche, l'atmosfera,
tutti i sensi possono essere coinvolti e gratificati da un ricevimento 
ben riuscito.
Non è necessario che sia lussuoso, basta che sappia toccare le corde giuste
per mettere tutti a proprio agio, compresa la padrona di casa che 
ha tanto faticato perchè tutto sia perfetto.
Le feste personali, i riti di passaggio e le feste comandate come il Natale
non dovrebbero essere pure formalità ma innanzitutto 
emozioni da condividere.






Uno dei momenti più creativi per la padrona di casa che dà 
un ricevimento è senza dubbio l'apparecchiatura della tavola,
 scenografia e sfondo della serata, che deve adattarsi al tono dell'evento
e a sua volta dettarlo.
Non servono necessariamente tovaglie e accessori preziosi:
con stile e fantasia si possono allestire tavole molto belle e raffinate anche
senza oggetti di grande valore.
E' importante però coltivare quest'arte anche nella tavola di tutti i giorni,
 senza riservarla solo a quella delle grandi occasioni,
basta poco a dare un tocco di grazia e allegria alla tovaglietta della colazione
o a quella del pranzo veloce con i famigliari.






La tovaglia è fondamentale per lo stile e la riuscita di una tavola:
deve essere scelta con la massima cura.
C'è una tovaglia giusta per ogni occasione: quelle preziose ereditate
 o regalo di nozze, in tessuti delicati ( fiandra, seta, raso ) e ricamate sono perfette
per serate molto formali o feste in famiglia importanti ( battesimi, anniversari )
o anche semplicemente inviti a cui si vuole dare un tono elegante.
Un tovaglia informale permette grande varietà di scelta nei colori,
che nel nostro caso saranno i classici natalizi: rosso, oro, argento, blu scuro, verde.
sta alla creatività e al gusto della padrona di casa scegliere
la tovaglia adatta all'occasione e all'atmosfera.
Qualunque sia la scelta la tovaglia dovrà essere in sintonia con il colore
e lo stile dei piatti.
Una soluzione di grande effetto è sovrapporre due tovaglie: 
Una pesante a tinta unita lunga fino a terra e arrotondata verso l'interno e
sopra una più leggera in un colore simile oppure complementare,
o in una fantasia che richiami il colore della prima.






Il servizio di piatti deve essere in perfetto stato puliti e senza 
sbocconcellature o colori sbiaditi.
Tutti i piatti utilizzati dovono, naturalmente, appartenere allo stesso servizio
e dovrebbero accordarsi allo stile della tovaglia.
In tutte le case c'è un servizio da usare ogni giorno e uno riservato alle
" grandi occasioni ".
Il " servizio buono " di solito è anche classico cioè 
di porcellana bianca o decorata in oro.






Il sottopiatto veste la tavola perchè il posto non rimane mai sguarnito.
Le ultime tendenze rivalutano questo accessorio molto decorativo, 
tradizionalmente in argento e quindi riservato ad eventi importanti e formali.
Oggi viene rivisitato in nuove forme, materiali e colori.
Sul sottopiatto, che non va mai sostituito, vanno posti tutti i piatti
delle portate dall'antipasto al dessert.






Per quanto riguarda le posate il materiale più
nobile è senz'altro l'argento, obbligatorio su una tavola raffinata.
Le posate in lega d'argento sono più pratiche,
quelle in acciaio inossidabile ancora di più, ma sono adatte
solo per l'uso quotidiano.






Il bicchiere da oggetto quotidiano è diventato, più di ogni altra stoviglia, 
espressione artistica e simbolica dell'ospitalità.
Il primo gesto spontaneo quando si riceve una persona,
 indipendentemente dal rapporto che si ha con lei, ma anche il primo passo
per rompere il ghiaccio ed entrare in sintonia è offrirle qualcosa da bere.
E quando si organizza un incontro una delle più importanti componenti
è proprio la selezione dei vini e altre bevande 
 che devono puntare sulla qualità e sul perfetto abbinamento con i cibi.






I principali tipi di bicchiere sono:
Il calice da vino bianco: gambo lungo e sottile non troppo panciuto, 
svasato verso l'alto per esalare i profumi fruttati
tipici dei vini bianchi.
Il calice da vino rosso: il calice è più panciuto, lo stelo più lungo 
e la svasatura più ampia per far risaltare colore e profumi decisi.
Ottimo per vini rossi più leggeri e giovani.
Ballon o grande calice panciuto: è più grande e ha il piede
più largo degli altri, con la parte inferiore molto larga e arrotondata che si richiude
verso l'alto in un'imboccatura comunque ampia. E' perfetto per la degustazione perchè 
permette di far roteare il vino all'interno, distinguere bene il colore e i profumi 
prima di portarlo alla bocca. Spesso fa parte di un servizio a sè che viene portato 
in tavola solo al momento in cui viene servito il rosso invecchiato.
Flùte: calice allungato e sinuoso che permette al perlage dello champagne
di salire lentamente. Perfetto per tutti gli aperitivi a base di champagne , va bene
anche per i vini frizzanti.
Coppa: calice con lo stelo medio che si apre su una larga imboccatura,
dove le bollicine si sprigionano a vista: spumanti, vini dolci, champagne ( in alternativa al flute)






Centrotavola: deve essere in stile con il tono della serata e della tavola,
ma anche con il menù e con la stagione.
Può essere in cristallo, vetro, porcellana e decorato da frutti e fiori di stagione,
purchè inodori.
Se è troppo grande va spostato prima del pranzo dopo essere stato ammirato,
non deve ostacolare nè la conversazione, nè i movimenti nè il servizio.






Vi propongo anche questo insolito centro tavola
realizzato interamente in cioccolato dal mio cuginetto chef






Segnaposti: nelle occasioni formali è un oggetto in argento nel quale
si inserisce un cartoncino con il nome e il cognome dell'invitato,
scritto a mano e in bella calligrafia
Nelle tavole informali può essere un elemento decorativo,
ve ne ho proposti alcuni qui , qui e qui
purchè stabile e inodore. Se ci sono i segnaposti il nome e il titolo vanno
scritti per esteso, ma se gli invitati sono amici basta scrivere il nome di battesimo.
Alla fine del pasto può essere regalato agli ospiti come ricordo.






Posacenere: ci deve essere un piccolo posacenere 
in cristallo o argento per ogni. fumatore.
I posacenere si mettono in tavola solo al momento del dessert.
prima è vietato fumare!

Candele: ottime per l'atmosfera ma devono essere assolutamente
inodori.






Vediamo ora velocemente come apparecchiare una perfetta tavola per Natale

*  Sul sottopiatto si appoggia il piatto piano per il secondo, 
su questo il piatto fondo per il primo, al quale si sovrappone il 
piatto con tazza per il consommè oppure il piattino per l'antipasto.

* Il piattino o la mezza luna per l'insalata si portano a tavola
quando si cambia il piatto del primo, sulla sinistra.

* Le posate devono essere messe ai lati del piatto, secondo l'ordine
in cui vengono adoperate: ci si servirà per prima di quelle più
lontane dal piatto.

* Le forchette vanno sempre a sinistra con le punte rivolte all'insù.

* I coltelli vanno a destra e devono avere il lato tagliente della lama
rivolto verso il piatto.

* I cucchiai vanno a destra.

* Le posatine da dessert si mettono orizzontalmente, sopra il piatto,
dall'alto al basso: il cucchiaio, con il manico a destra, il coltello con la lama
verso il piatto e il manico a destra, la forchetta con le punte insù e 
l'impugnatura a sinistra.

* Le posate da frutta saranno servite assieme al piattino da frutta.

* Se nel menù è previsto il pesce sono obbligatorie le apposite posate.

* Gli eventuali coltellino per il burro e forchettina per le ostriche si
aggiungono all'estrema destra.

* I bicchieri devono essere almeno 3 per ciascun commensale, disposti in alto 
a destra dei piatti.
Vicino al coltello si mettono per primi i calici grandi da acqua, poi 
quelli da vino rosso e infine quelli da vino bianco;
il flùte va posto dietro questi tre bicchieri. L'ordine decrescente è dettato da esigenze
pratiche: ogni commensale dovrebbe servire agevolmente la signora seduta alla sua sinistra.
La coppa per lo champagne e i bicchieri per il dopo cena non andranno
disposti sulla tavola, ma faranno mostra di sè in un vassoio in un angolo del soggiorno
per essere utilizzati al momento opportuno.






Queste sono piccole indicazioni di bon ton...
tutto il resto lo farà la vostra fantasia e il calore della famiglia
e degli amici che siederanno alla vostra tavola di Natale.







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la chicca di Melinda


Tra tutte le feste di Natale, sicuramente quelle diventate più famose per lo sfarzo, l’importanza e soprattutto per il significato storico sono state quella di Carlo Magno nell’800 e quella di Napoleone nel 1800.
Durante la prima notte Carlo Magno divenne infatti re del Sacro Romano Impero, cominciando quella lenta rivoluzione che avrebbe traghettato il buio Medioevo verso la luce del Rinascimento.
Durante la seconda notte invece Napoleone e la moglie si salvarono da un attentato all’Opera e per festeggiare Napoleone invitò tutto il popolo di Parigi a unirsi nella sua dimora in una festa memorabile.
Immaginate come sarebbe andata la storia se non ci fossero state quelle notti di Natale...



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Vi invito a passare da Audrey, che vi darà tutte le indicazioni 
per il modo più elegante di fare gli auguri
e i regali.











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