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Expo, Il tour per nutrirsi di cultura

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Non solo cibo, ma anche tanta cultura. Expo è questo un connubio di eventi che stupiscono, di cibi che conquistano e di paesaggi e mostre che affascinano al punto di mettere la voglia di partire per mete lontanissime all'istante.
Passeggiando tra i padiglioni infatti si rimane affascinati da culture lontane, architetture tipiche dei paesi
ospitati all'interno del milione di metri quadrati su cui è sviluppato il sito espositivo e si può conoscere parte della storia di determinati luoghi









Passeggiando per il padiglione della Turchia per esempio non perdete l'occasione di fermare qualcuno
dei ragazzi che lavorano per farvi raccontare come una costruzione così aperta, in realtà, racchiuda all'interno preziosi ricordi del passato, oggetti del presente e proietti il suo sguardo verso il futuro.








La passeggiata all'interno di questo padiglione inizia da più di 12000 anni fa, presso Gobeklitepe, il tempio che risale alla fine del Neolitico o all'inizio del Mesolitico e i cui resti sono visitati ogni giorno da centinaia di persone. E' il più antico tempio in pietra mai ritrovato, qui 12.000 anni fa iniziò tutto. Le persone iniziarona a coltivare proprio in questo tempo che è stato addirittura candidato per essere inserito nella lista
dei Patrimoni Mondiali dell' Unesco.




E' proprio l'appartenenza a una delle liste dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco uno
dei fili conduttori all'interno dell'intero sito espositivo di Expo.
Sempre all'interno del padiglione della Turchia, si possono ammirare per esempio alcune delle tazzine di ceramica ( provenienti da tutto il mondo ) in cui si beve il classico caffè turco. Le tazze appartengono ad una collezione privata in mostra ad Expo nell'area che ricorda una classica abitazione turca e che
prende il nome di " Energizing the body + Feeding the soul: Turkish Coffee ".
La collezione, preziosissima è inserita nella Unesco's Intangible Cultural Heritage List.









Spostatevi ora all'estremità del Decumano, a pochi passi dalla collina Mediterranea, il
padiglione dell'Oman stupisce non solo per la sua architettura, ma anche per la presenza  dell'aflaj,
l'antico sistema di irrigazione formato da una fitta rete di canali, cascatelle e dighe risalenti a oltre
2000 anni. La costruzione che si può ammirare e che scorre tutta attorno ai padiglioni è
anch'essa annoverata tra i Patrimoni dell'Unesco.









E se proprio non potete fare a meno del cibo, andate alla scoperta del Passito naturale di
Pantelleria. Il vino, che potrete trovare all'interno del cluster Bio Mediterraneo, è una produzione 
d'eccelenza dell'isola la cui pratica agricola dell'alberello è stata inserita  dall'Unesco tra i
beni immateriali dell'Umanità, con una proclamazione svoltasi a Parigi lo scorso 26 novembre.









E sempre appartenente al settore food e inserito tra i beni immateriale dell'umanità dall'Unesco,
andate alla scoperta del mais, del suo utilizzo, della sua lavorazione e della sua trasformazione
in un prodotto finito all'interno del padiglione Messico.









E poi lasciatevi incantare dalle farfalle monarca,
patrimonio Unesco e regine incontrastate de La Reserva da la Biosfera de la mariposa
Monarca de Michoacan




















( fonte Marianna Baroli, Libero del 19 maggio 2015 )
( Fotografie dal web )

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